Le auto in Italia: 8 studi sui consumi da conoscere nel 2025 [Infografica]

14 Statistiche sul possesso di auto in Italia 2023

In Italia, la maggior parte della popolazione possiede almeno un veicolo che viene utilizzato quotidianamente per recarsi al lavoro o per svolgere delle commissioni. Inoltre, il trasporto pubblico non è sempre efficiente, soprattutto nelle aree rurali. Per questo motivo, in molti casi, l’utilizzo di un veicolo a motore non è una scelta, ma diventa una vera e propria necessità.

Sommario:

Un’auto può rappresentare una spesa importante, ma anche un investimento a lungo termine, se si considerano il tempo e il denaro risparmiati negli spostamenti quotidiani.

Lo scorso anno, l’industria automobilistica italiana ha registrato un calo significativo. Secondo un rapporto della FIM-CISL, la produzione di veicoli (comprese autovetture e veicoli commerciali) ha raggiunto un totale di 475.090 unità, con una diminuzione del 36,8% rispetto alle 751.384 unità prodotte l’anno precedente.

Comprendere le tendenze e le statistiche relative a quante auto ci sono in Italia è fondamentale non solo per gli addetti ai lavori, ma anche per chiunque voglia capire l’impatto che il settore automobilistico ha, e che continua ad avere, sulla nostra società. In questo articolo presenteremo, quindi, un’analisi dettagliata su quanti veicoli ci sono in Italia, evidenziando 8 dati chiave da conoscere per il 2025.

1. Quante auto circolano in Italia?

L’Italia, nota per la sua ricca storia automobilistica, vanta un parco circolante davvero impressionante. Secondo i dati aggiornati, quante macchine ci sono in Italia? Circa 46,5 milioni di veicoli a motore. Questo numero non comprende solo auto di lusso, sportive o classici italiani, ma include tutti i mezzi immatricolati: dalle moto fino ai camion.

Le autovetture rappresentano la quota maggiore, pari a circa l’87,7% del totale. Dunque, quante automobili ci sono in Italia? Circa 40,8 milioni.

Il restante 12,3% è composto da altre categorie di veicoli a motore, come camion, autobus, motocicli, furgoni e altri mezzi di trasporto su strada. Un dato utile per comprendere quante automobili circolano in Italia ogni giorno e quanto la mobilità privata incida sulle nostre città.

2. Quante persone possiedono un’auto in Italia?

Nel 2025, il 78% degli italiani possiede almeno un’auto, una percentuale che supera di oltre il 10% la media europea.

Si tratta di un dato significativo, attribuibile a diversi fattori. In primo luogo, la cultura automobilistica italiana riveste un ruolo molto importante: l’automobile è, infatti, spesso considerata un simbolo di status e di libertà personale. Lo dimostra anche la passione diffusa per le auto sportive e di lusso, che vengono viste come oggetti del desiderio e di prestigio sociale.

In secondo luogo, la necessità di muoversi in autonomia incide fortemente sull’alto numero di auto possedute in Italia. In molte zone, soprattutto nel Sud, le infrastrutture di trasporto pubblico sono poco sviluppate o poco pratiche, e l’auto privata resta spesso l’unica soluzione comoda per spostarsi liberamente e per raggiungere varie destinazioni.

3. Proprietà dei veicoli per città

Il numero di veicoli di proprietà varia notevolmente tra le diverse città italiane. Roma, la capitale, registra il numero più alto di auto immatricolate in Italia, con quasi 3 milioni di unità (2.995.746). Un dato che non sorprende, considerando che si tratta della città più popolosa del Paese e di uno dei principali centri economici.

Milano segue a breve distanza, con poco più di 2 milioni di veicoli immatricolati (2.002.472). In quanto polo finanziario e industriale, il capoluogo lombardo conta un alto numero di pendolari e di residenti in possesso di un’auto.

Anche Napoli si colloca tra le prime tre città in classifica, con un numero simile di veicoli immatricolati: 2.020.887 unità.

4. Quante auto elettriche ci sono in Italia?

In Italia si sta registrando una crescita significativa del settore delle auto elettriche. Attualmente, sulle strade italiane circolano circa 282.902 veicoli elettrici, un numero doppio rispetto a tre anni fa.

Questa tendenza è il risultato di diversi fattori. In primo luogo, la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale delle vetture a combustione interna, la quale ha spinto molti consumatori a cercare delle alternative più sostenibili.

In secondo luogo, le politiche governative e gli incentivi fiscali hanno avuto un ruolo decisivo nel promuovere l’acquisto di auto elettriche.

Infine, negli ultimi anni l’infrastruttura di ricarica sul territorio italiano si è notevolmente sviluppata, rendendo l’utilizzo di mezzi elettrici più comodo e pratico. Questo ha contribuito a superare uno dei principali ostacoli all’adozione di questa nuova tecnologia.

Costi e possesso di auto in Italia nel 2025

Analizziamo ora alcuni dati statistici relativi ai costi di manutenzione e al possesso dei veicoli nel nostro Paese.

5. L’auto più costosa d’Italia

La Pagani Huayra BC Roadster è l’auto più costosa d’Italia. Con un prezzo di circa 3.764.000 euro, questa supercar rappresenta l’apice del lusso e delle prestazioni nel panorama automobilistico.

Anche la Ferrari F80, hypercar ibrida dal valore di 3,8 milioni di dollari, è stata presentata nel 2024. Tutti i 799 esemplari sono stati venduti ancora prima del lancio ufficiale.

La F80 abbina un motore V8 biturbo a un motore elettrico, per una potenza complessiva di 1.000 cavalli, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,2 secondi.

Il design è elegante e aerodinamico, con una carrozzeria in fibra di carbonio e materiali leggeri. Gli interni sono lussuosi e completamente personalizzabili. Grazie all’aerodinamica attiva, ai freni in carbonio-ceramica e alle sospensioni avanzate, questo veicolo permette di garantire delle prestazioni e una maneggevolezza eccezionali.

La F80 è un capolavoro esclusivo e ad alte prestazioni, che fonde la tradizione Ferrari con le più moderne tecnologie ibride.

6. L’auto più economica in Italia

Da quest’anno, la Dacia Sandero è riconosciuta come l’auto nuova più conveniente disponibile in Italia. Il modello base, la Dacia Sandero Streetway Essential, ha un prezzo di soli 13.250 euro. Questa versione è dotata di un motore a benzina da 67 cavalli e include alcune dotazioni essenziali come i fari automatici, i cerchi in acciaio da 15″, l’avviso di collisione frontale, il cruise control, il limitatore di velocità e i sedili posteriori abbattibili 1/3-2/3.

Oltre alla Sandero, la Dacia Spring si distingue come il veicolo elettrico più economico sul mercato italiano (circa 17.900 euro). Si tratta di una city car compatta, lunga circa 3,73 metri, dotata di una batteria agli ioni di litio da 26,8 kWh, che garantisce un’autonomia fino a 305 chilometri con una singola carica.

7. Costo medio annuo dell’assicurazione auto in Italia

Quest’anno, il costo medio annuo dell’assicurazione auto in Italia sta registrando notevoli fluttuazioni, dovute a diversi fattori, tra cui la storia assicurativa del conducente, la tipologia di veicolo e le differenze a livello regionale.

Per i nuovi assicurati, soprattutto quelli residenti nelle principali città italiane, i premi annuali variano indicativamente tra 1.000 e 1.500 euro. Al contrario, gli automobilisti con una buona storia assicurativa e appartenenti alla prima classe del sistema bonus-malus pagano tra 300 e 500 euro all’anno per la copertura base RCA.

Il costo dell’assicurazione è influenzato da vari elementi. In primo luogo, l’evoluzione tecnologica delle automobili, la quale ha aumentato la sicurezza stradale grazie all’introduzione di sistemi avanzati di assistenza alla guida e di dispositivi di sicurezza attiva. Questi miglioramenti hanno, infatti, contribuito a ridurre il numero di incidenti e, di conseguenza, il numero di sinistri coperti dalle compagnie.

Inoltre, negli ultimi anni è aumentata la concorrenza nel settore assicurativo. Nuove compagnie sono entrate sul mercato proponendo tariffe più competitive e servizi personalizzati, spingendo così le assicurazioni tradizionali ad abbassare i prezzi per attrarre e fidelizzare i clienti.

8. Prezzi medi della benzina in Italia

Lo scorso anno, il prezzo medio della benzina in Italia si è attestato tra 1,74 e 1,93 euro al litro. Tuttavia, confrontando questo dato con la media mondiale, si nota che in Italia i prezzi sono leggermente più alti, con una differenza di circa 0,20 euro al litro.

A determinare questa differenza contribuiscono diversi fattori. Innanzitutto, i costi di produzione e di distribuzione della benzina, i quali variano notevolmente da Paese a Paese. In Italia, ad esempio, l’elevata tassazione incide in modo significativo sul prezzo finale. Le imposte sui carburanti comprendono l’IVA, le accise e l’imposta unica sulle entrate (PEU), che gravano direttamente sul costo per il consumatore.

Un altro fattore rilevante è la volatilità dei prezzi del petrolio greggio sui mercati internazionali. Le fluttuazioni possono essere determinate da eventi geopolitici, variazioni della domanda e dell’offerta a livello globale, oltre che da dinamiche economiche più ampie.

Conclusione

  • Alto tasso di proprietà di auto: il 78% degli italiani possiede almeno un’auto, il 10% in più rispetto alla media europea.
  • Ampio parco di veicoli: in Italia circolano circa 46,5 milioni di veicoli a motore, di cui l’87,7% è costituito da autovetture.
  • Città con il maggior numero di veicoli: Roma conta quasi 3 milioni di veicoli immatricolati, Milano oltre 2 milioni e Napoli circa 2 milioni.
  • Crescita delle auto elettriche: sulle strade italiane circolano circa 282.902 auto elettriche, il doppio rispetto a tre anni fa.
  • Auto più costosa: la Ferrari F80 (3,8 milioni di euro), un’hypercar ibrida da 1.000 cavalli, è andata esaurita (799 unità) prima del lancio ufficiale.
  • Auto più economica: la Dacia Sandero Streetway Essential (13.250 euro); l’auto elettrica più economica è, invece, la Dacia Spring (17.900 euro).
  • Calo della produzione di veicoli: la produzione totale è scesa a 475.090 unità, con un calo del 36,8% rispetto all’anno precedente.
  • Parco veicoli datato: l’età media delle auto in Italia è di circa 12 anni, il che evidenza la necessità di un rinnovamento.
  • Costo medio dell’assicurazione: i conducenti esperti pagano tra 300 e 500 euro all’anno, mentre i neopatentati tra 1.000 e 1.500 euro.
  • Prezzi del carburante: la benzina varia da 1,74 a 1,93 euro al litro, valori superiori alla media globale.
  • Tassazione elevata sul carburante: il prezzo è influenzato da IVA, accise e imposta unica sul reddito, rendendolo più alto rispetto ad altri Paesi.
  • Opzioni di trasporto alternative: a causa dei costi elevati legati all’auto e al carburante, molti italiani considerano biciclette e monopattini elettrici come alternative.
  • Futuro dell’industria automobilistica: nonostante il calo della produzione, il mercato dei veicoli elettrici e le iniziative per ridurre le emissioni offrono nuove opportunità di crescita.
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